venerdì 14 febbraio 2014

San Cristoforo


Nella chiesa di san Nicolò a Treviso, si può osservare il famoso affresco di san Cristoforo, noto in modo particolare per le sue dimensioni. L'opera è infatti alta circa 12 metri e si estende fino alle capriate. Il santo è raffigurato come un uomo ingenuo e ieratico, come si usava spesso nell'arte popolare del 1300 e 1400. Nonostante l'affresco risalga a questo periodo storico, lo stile utilizzato è piuttosto primitivo, infatti si può facilmente notare l'assenza di espressività e plasticità nella rappresentazione. Nell'opera è inoltre presente un bambino, che ritratto sulle spalle del santo e  aggrappato al suo orecchio, lo benedice con sguardo vivace e grazioso. San Cristoforo immerge i piedi nel fiume Sile, nel quale sono presenti i tipici animali: gambero, anguilla, trota e luccio.Si ipotizza infatti che, anteriormente alla costruzione della chiesa, in riva al fiume, ci fosse una piccola chiesa frequentata dai pescatori e dai barcaioli.
Egli è un martire, con manto rosso, che attraversa l'acqua, sostenendosi su un albero-bastone, venerato dalla chiesa cattolica e ortodossa. Cristoforo, dal greco “portatore di Cristo”, suggerisce che con l'avvento di Cristo, l'uomo non è più responsabile del proprio piccolo mondo, ma di tutto il creato.

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