venerdì 14 febbraio 2014

Sala Del Capitolo

Nell’ex convento annesso alla Chiesa di San Nicolò è ubicata la famosa Sala del Capitolo, dove si  può ammirare il ciclo dei Domenicani, opera che ha permesso di conoscere ed apprezzare l’artista Tommaso da Modena. Gli affreschi sono posto sotto il soffitto ligneo, al di sotto di una fascia decorativa a fogliami, e ricoprono tre pareti e parte della quarta, dove al centro è raffigurata una Crocifissione.
Il ciclo presenta una rappresentazione di 40 personaggi illustri dell’Ordine Domenicano, fu pitturato tra il 1351 e il 1352, come riporta un’iscrizione sottostante, che purtroppo oggi risulta notevolmente rovinata. Tra le figure spiccano anche personalità importanti, come ad esempio Papa Innocenzo V, Papa Benedetto XI, il cardinale Annibaldo degli Annibaldi, e anche san Domenico, san Pietro martire e San Tomaso D’Aquino.

I domenicani sono rappresentanti all’interno delle loro celle, che convergono tutte verso la scena della Crocifissione, per sottolinearne il profondo significato. I personaggi sono tutti raffigurati nello svolgere attività tipiche dello studioso, come scrivere o leggere.
Le celle sono costituite da due pareti lignee che sono saldate assieme da uno scrittoio, con una tenda nella sfondo, di colore rosso granato o verde. Ed è il colore, piuttosto che la prospettiva a creare una terza dimensione nell’affresco. Inoltre molto marcata è la linea di contorno che accompagna le diverse figure.
Elemento chiave figurativo è il cappello, che ci fa capire il ruolo del domenicano ritratto.
Ogni figura, presenta caratteristiche diverse, dall’età alla fisionomia del volto, e sono esattamente le espressioni dei volti, così varie e realistiche, ad attirare l’attenzione del pubblico.
Inoltre l’artista vivacizza le diverse scene aggiungendo diversi particolari, mai rappresentati prima, come per esempio gli occhiali o la lente d’ingrandimento.
Caratteristica comune di questi affreschi è la descrizione nel dettaglio della realtà, e la unicità dei personaggi data dai tratti fisionomici, che sono probabilmente tratti dal vero.
La sala fu in parte danneggiata durante un bombardamento aereo del 1944, ma nonostante ciò gli affreschi furono recuperati e restaurati.

  

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